La generazione Millennial, quella dei nati tra il 1981 e il 1996, rappresenta una delle fasce di consumatori più rilevante ad oggi. Una generazione che, rispetto alla precedente, ha già dovuto affrontare diverse sfide economiche, dalla crisi del 2008 alla pandemia da Covid-19. Le abitudini di spesa dei Millennials possono dirci molto sull’evoluzione del mondo del credito al consumo.
Scopriamo quali sono.
I Millennial, così come i GenZer, sono in larga parte consumatori consapevoli. Molti di loro, infatti, sono disposti a contribuire a cause di responsabilità sociale, e a scegliere prodotti e servizi con un occhio alla sostenibilità. Più che di “prodotti” bisognerebbe parlare di “esperienze”: viaggi ed eventi sono tra i principali obiettivi di spesa dei Millennial, generazione particolarmente votata ad accogliere nuovi stimoli. Tra le esperienze spiccano quelle a tema food, dalle cene fuori alla consegna a domicilio, sempre più spesso influenzate dai trend sui social media.
Per questioni anagrafiche, un’altra importante voce di spesa è quella relativa all’abitare. Negli ultimi anni i Millennial hanno conquistato l’autonomia, e la casa ne è un elemento essenziale.
Come accennato, la pandemia ha avuto il suo impatto sulle abitudini di consumo dei Millennial; innanzitutto, per quanto riguarda le modalità di spesa. Complici i lockdown, i primi (non più) giovani cresciuti nell’era digitale sono stati anche i primi a prediligere lo shopping online rispetto a quello tradizionale. Non a caso, proprio dalla pandemia si è assistito a un progressivo aumento dei pagamenti elettronici a scapito dei contanti. Il digitale elimina anche gli intermediari: secondo Capgemini, il 58% dei Millennial negli ultimi mesi del 2021 ha acquistato prodotti direttamente dai brand.
Il risvolto negativo dell’emergenza si è visto invece sulla gestione finanziaria; la pandemia sembra infatti aver eroso i risparmi dei Millennial. Ne consegue, ad esempio, che pochissimi dispongono di un fondo di emergenza, e che molti vivono in affitto perché non possono permettersi di comprare.
Il management finanziario della Generazione Y rispecchia le inclinazioni finora descritte. Un Millennial su quattro detiene il denaro in conti correnti esclusivamente digitali, e molti tra loro ricorrono agli strumenti web anche per investire. Secondo un sondaggio di Bankrate, al primo posto tra le categorie di investimento a lungo termine troviamo l’immobiliare, seguito dal mercato azionario. Anche in questo ambito, inoltre, si conferma una generazione attenta all’impatto ambientale: il 75% dichiara che i valori personali guidano le scelte di investimento. Per tale motivo, nei prossimi anni si prevede una crescita dei fondi incentrati su tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
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