Cinzia Citarella responsabile del supporto reti in Sella Personal Credit, rappresenta una voce di entusiasmo e di esperienza, forgiata da anni di crescita e cambiamenti interni all’azienda. Con un approccio positivo e tenace, vede il proprio percorso come un'opportunità continua di evoluzione, nella quale il lavoro e la vita personale sono intrecciati in modo naturale e profondo. Da quando è entrata in azienda, Cinzia ha attraversato diverse sfide, tra cui un cambio di ruolo e di contesto lavorativo dopo la maternità, dimostrando una straordinaria adattabilità e un impegno sincero nel costruire un team affiatato, volto a generare un impatto positivo sugli altri.
Nella sua storia emergono i valori della collaborazione, della propensione a un continuo miglioramento e di un solido senso del dovere, elementi che ritiene fondamentali per qualsiasi professionista. Con uno sguardo proiettato al futuro e una forte attitudine al cambiamento, ci racconta come il suo ruolo si sia evoluto e quali sfide e opportunità ha trovato lungo il cammino in Sella Personal Credit.
Faccio parte del gruppo di Sella Personal Credit da giugno del 2000, grazie alla mia migliore amica: è lei, infatti, che mi ha proposto di entrare a far parte di questo team, tanto che adesso, oltre che amiche, siamo pure colleghe. Sono entrata lavorando in un ufficio che oggi viene chiamato “polo delibera”, dove dalle 8 del mattino alle 8 di sera si deliberavano pratiche; in questo modo ho imparato cos’è il credito al consumo. Ma essendo una persona estremamente spigliata, probabilmente perché vengo da una famiglia di imprenditori e tutt’ora respiro aria di business perché anche il mio compagno è un imprenditore, ho sviluppato un senso del dovere rigido, ma al contempo empatico. Dopo un numero innumerevole di pratiche deliberate, la direzione commerciale mi ha proposto di andare in area commerciale, iniziando la mia esperienza in rete, gestendo risorse che vendevano credito al consumo e cessione del quinto. Poi è arrivato Jacopo, il mio bambino, quindi mi sono fermata un po’, godendomi la gravidanza e, soprattutto, il suo primo periodo di vita. Quando sono tornata in azienda erano cambiate diverse cose, compreso l’AD e molte persone. Con queste novità, non essendoci più filiali da gestire, ho iniziato a lavorare come PM ed è stata l’esperienza più bella della mia vita professionale; grazie a questo sono diventata responsabile del supporto reti. Nello specifico, oggi ho un team di persone più un call center per dare supporto 24 su 24 e 7 giorni su 7 ai clienti e fornitori.
Spesso dico che sono un “militare fallito” perché ho un senso del dovere molto forte e, unito al fatto che tendenzialmente non mi spaventa niente, questo cambiamento l’ho vissuto bene. Inoltre, il nuovo lavoro mi piaceva talmente tanto e imparavo così tante cose nuove che non l’ho vissuta male, ma come un crescendo costante. Quindi sì, è stata una sfida, ma nella sua accezione più positiva.
La direzione commerciale ha un Academy, dove svolgiamo attività a beneficio della nostra formazione, anche con ospiti di successo nei loro settori. Tutti questi eventi mi hanno aiutato moltissimo, portandomi a uscire dalla “zona sicura” e affrontando aspetti che qualche anno fa mi avrebbero messo più in difficoltà. Un altro aspetto per me fondamentale è stato il confronto con i colleghi: ciò che mi ha formato maggiormente è stato proprio il colloquio e il dialogo con gli altri.
Nel privato faccio un po’ di fatica a trovare spazio per me perché in questo momento sto costruendo qualcosa di grande a lavoro e mi sento la responsabilità di fare le cose nel migliore dei modi. Inoltre, il mio tempo libero, amo passarlo con il mio bambino. Adoro costruire con i Lego, infatti per il compleanno e per Natale le persone a me vicine sanno esattamente cosa regalarmi! Detto ciò, le mie passioni sono la cucina, la musica, yoga e nuoto (immersioni comprese): per ora li lascio in stand-by per quando mio figlio sarà adolescente e avrò inevitabilmente più tempo per me.
Gli obiettivi futuri riguardano alcuni progetti pianificati che andranno sicuramente a migliorare il lavoro che facciamo: con l’Academy stiamo per lanciare un progetto sull’AI e poi sicuramente, un obiettivo passato, presente e futuro, è far crescere il team. Quindi possiamo dire che il faro che ci guida è aiutare il più possibile chi ha bisogno, in rete.
Se dovessi dare un consiglio alla me di 25 anni fa e potessi tornare indietro con le conoscenze di oggi, mi direi di studiare, probabilmente ingegneria informatica. Mentre ai ragazzi di oggi consiglierei di fare un po’ di sacrificio: ore di lavoro ed esperienze ti danno la possibilità di crescere, non solo all’interno dell’azienda, ma professionalmente e come individuo.
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